In forma strettamente individuale, mantenendo le distanze e con obbligo di rientrare alla sera. Tradotto:”camminate in silenzio, da soli, fino al tramonto”
Si parla di Fase 2 e il monte Amiata sembra essere il luogo ideale dove viverla al meglio. Agli obblighi che tutti noi siamo chiamati a rispettare, come ad esempio indossare la mascherina, mantenere le misure di distanziamento sociale e uscire solo per fare le attività consentite dal Governo, i nostri borghi di montagna rispondono con un’innata prontezza. Tra le novità di questa settimana c’è la possibilità di tornare a camminare all’aria aperta e l’antico vulcano di luoghi dove passeggiare in solitudine ne offre molti. In fondo quello che il governo ci sta chiedendo è di essere prudenti e rispettosi delle regole. Con le dovute accortezze possiamo ad esempio incamminarci per tornare ad ascoltare il silenzio del monte Labro o riscoprire gli odori primaverili della Val d’Orcia. Agli abitanti dell’Amiata abbiamo pensato di suggerire cinque camminate da fare in solitudine; quello che occorre sono scarpe comode, vestirsi a strati e indossare una mascherina. Per ora l’Amiata è un privilegio degli amiatini speriamo che presto torni ad essere paradiso di molti amanti della natura.
DA ARCIDOSSO ALLA TORRE DI LAZZARETTI: LA RISALITA IN SOLITARIA
Per gli abitanti del monte Amiata la bellezza e la suggestione del monte Labro non sono una novità ma i caratteri di un luogo da riscoprire e amare in maniera incondizionata. Suggeriamo di non prendere l’auto, la camminata si può intraprendere anche dal villaggio di Arcidosso e il percorso è segnalato con tanto di cartelli lungo tutto il sentiero. Durante il trekking ci si può fermare, prendere fiato e contemplare la natura che in queste giornate appare più viva che mai. La sommità della Torre di David è il punto più alto del Monte Labbro, 1193 metri. Sembrerà di toccare il cielo.
RISCOPRIRE UN PAESAGGIO RURALE: LA PASSEGGIATA DEL RELAX A MONTENERO D’ORCIA
Ci troviamo nel cuore di quella Val d’Orcia un po’ meno contemplata e fotografata ma di indiscussa bellezza paesaggistica. Anche a Montenero d’Orcia (nel comune di Castel del Piano) è possibile fare delle belle passeggiate. Quello che suggeriamo di fare è il percorso che ogni anno veniva “battuto” dai molti camminatori che partecipavano alla passeggiata organizzata dalla pro loco locale durante il periodo di primavera. Si può scegliere un percorso di 5 chilometri, facile da fare, un altro più lungo di circa 10 chilometri. Entrambi da fare con spensieratezza.

DA SEGGIANO A MONTEGIOVI : LA PASSEGGIATA DELLA CONCA D’ORO
Una camminata tra gli olivi secolari di Olivastra Seggianese e le vigne della giovane Docg Montecucco. C’è una strada bianca che collega le campagne di Seggiano con il borgo di Montegiovi, per farla serve un po’ di allenamento ma la cornice è mozzafiato e il distanziamento sociale viene facilmente mantenuto. Per gli abitanti di Seggiano è possibile raggiungere il punto di partenza (noi lo consideriamo dall’ingresso della strada bianca che conduce al Castello di Potentino) anche a piedi.
DA ABBADIA SAN SALVATORE A PIANCASTAGNAIO: LA PASSEGGIATA DELLA PACE
La nota pista ciclabile che unisce Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio, due importanti villaggi dl monte Amiata è frequentata da passeggiatori di tutte le età e capacità. In questo periodo può rappresentare un ottimo percorso da fare per riprendere l’allenamento. Un percorso pianeggiante lungo una ciclabile che non manca di punti panoramici. La finestra che si apre su Radicofani, ad esempio, è una delle più belle cartoline dell’Amiata.
DA SALAIOLA AL MONTE AQUILAIA: LA PASSEGGIATA NATURALISTICA
Salaiola è il primo villaggio d’Italia ad essere diventato borgo naturalistico. Si trova a pochi chilometri da Arcidosso e dal piccolo paese parte una bellissima camminata fino al monte Aquilaia. Il percorso è completamente su strada bianca e per completarlo serve un po’ di allenamento ma una giornata è più che sufficiente per godere appieno delle bellezze naturalistiche.
Per qualsiasi dubbio, prima di incamminarsi consigliamo la lettura anche questo articolo. FAQ SUL CORONAVIRUS – REGIONE TOSCANA
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