Presentato il Dossier per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024. Il prossimo appuntamento è il 18 gennaio con la pubblicazione della short list
Foto realizzate da Ambito Turistico Amiata
Il monte Amiata unito è in corsa per diventare Capitale della Cultura 2024 e mercoledì 29 dicembre è stato presentato il dossier di Candidatura. Amiata2024 è un progetto ambizioso sia nei contenuti che negli obiettivi a breve e medio termine. Forse per la prima volta il monte Amiata si presenta come territorio unico e non come una somma di Comuni, abbattendo confini e annullando “i punti cardinali” che per troppo tempo hanno rappresentato un grande limite di questa montagna. Sono 2 Unioni dei Comuni e 12 municipalità, a guidare il progetto che si intitola “Il Respiro della Cultura, la cultura che respira” è Mirko Tattarini, responsabile di candidatura.
LA CANDIDATURA
Una candidatura policentrica, composta da 2 Unioni di comuni per 12 municipalità che, attraverso la cultura, attraverso una volontà di aggregazione fondata sulle radici ma anche sulla visione e mai di sola natura amministrativa, supera le divisioni in un insieme che è molto più della somma, per massa critica, diversità, evocatività. Il progetto è considerato un sistema aperto e potenzialmente virale, capace di innescare un meccanismo di fertilizzazione, di ampliamento del programma e di propagazione. Ciò rappresenta un progetto di stimolo e rilancio della montagna, non orientato a una mera promozione turistica ma concentrato sulla creazione di nuovi modelli affinché la cultura possa essere un traino di turismo e anche di crescita economica e demografica.

CINQUE SFIDE DEL PIANO
Con il dossier AMIATA2024 si avviala definizione di un progetto di strategia culturale che prende a pretesto la candidatura per attivare azioni di prospettiva e politiche sistemiche di orizzonte pluriennale condensate il 5 sfide culturali:Paesaggio, Cittadinanza, Rigenerazione, Innovazione e Sostenibilità. Il risultato del bando per il conferimento del titolo di Capitale della Cultura non sarà però pregiudiziale rispetto alla fattiva realizzazione di quello che è, a tutti gli effetti, un piano strategico per la cultura.
ALCUNI ELEMENTI DEL PIANO: DAL CANTIERE DEI RIFUGI AL PROGETTO “MADE IN AMIATA”
Tanti gli elementi del programma che varrebbe la pena citare, dal cantiere dei Rifugi e dei Cammini a quello dell’Accoglienza, dal programma Design che porta la formazione universitaria sul territorio al Made in Amiata che rilancia i prodotti sui mercati, poi i programmi Arte, Visual e Street fino all’Arte Sacra e all’Arte Orientale. Si prosegue con le nuove tecnologie di Spirith – Arte Aumentata e delle Gallerie d’Arte delle Miniere per arrivare al Road Movie Festival,al Festival delle Paure/Cultura Orale fino alla Cucina delle Culture e ai Percorsi Eroici, per una cittadinanza inclusiva ed un’inversione demografica.
L’AGENDA E LE ALTRE CANDIDATE
Sono 23 le città che hanno presentato il dossier di candidatura per la Capitale italiana della Cultura 2024. Le candidature saranno valutate da una commissione composta da 7 esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, istituita qualche giorno fa. Entro il 18 gennaio 2022, la commissione esaminerà le candidature e selezionerà i 10 progetti finalisti (la cosidetta short list) che saranno invitati a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno presso la sede del ministero della cultura entro il 1 marzo 2022. Le città finaliste avranno a disposizione 30′ minuti per presentare la propria candidatura, seguita da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della commissione. Entro il 15 marzo 2022, la commissione proporrà al ministro della cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2024. Ecco le 23 città candidate e il titolo dei dossier: Ala (Trento) – “Ala. La cultura che avvolge”, Aliano (Matera) – “Aliano sguardi oltre confine”, Ascoli Piceno – “La cultura muove le montagne”, Asolo (Treviso) – “Asolo 2024 Capitale italiana della cultura”, Burgio (Agrigento) – “Ubertosissima civitas: Burgio città della ceramica e delle campane”, Capistrano (Vibo Valentia) – “Capistrano, la cultura ci ripopola”, Chioggia (Venezia) – “Chioggia, sale di cultura”, Conversano con l’Area metropolitana di Bari (Bari) – “Conversano 2024. Una nuova dimensione della cultura”, Diamante (Cosenza) – “Diamante 2024. La Storia ha un futuro brillante”, Gioia dei Marsi (L’Aquila) – “Il fiore tra le macerie”, Grosseto – “Grosseto 2024, naturalmente culturale”, La Maddalena (Sassari) – “La Maddalena Capitale italiana della cultura 2024”, Mesagne (Brindisi) – “Umana meraviglia”, Pesaro (Pesaro e Urbino) – “La natura della cultura”, Pordenone – “Pordenone, la porta si apre”, Saluzzo con le Terre del Monviso (Cuneo) – “Saluzzo Monviso 2024. Una montagna di futuro”, Sestri Levante con il Tigullio (Genova) – “Atlante culturale del Tigullio. Includere e valorizzare secondo l’ispirazione “baudelairiana”: luxe, calme et voluptè”, Siracusa – “Siracusa 2024. Città d’Acqua e di Luce”, Unione Comuni Montani Amiata Grossetana (Grosseto) – “Amiata 2024. Il respiro della cultura, la cultura respira”, Unione Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno) – “La Cultura dell’Unione”, Viareggio (Lucca) – “Viareggio la cultura si sente”, Vicenza – “Vicenza 2024. La cultura è una bella invenzione”, Vinci (Firenze) – “Vinci 2024. Cultura dell’impossibile”.
AMIATA2024
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