Tanti eventi per scoprire i sapori della montagna
Con l’arrivo dell’autunno, il Monte Amiata si trasforma in un palcoscenico di colori, profumi e sapori. Le sagre autunnali che animano i borghi amiatini – da Arcidosso a Castel del Piano, da Abbadia San Salvatore a Santa Fiora, passando per Piancastagnaio, Vivo d’Orcia, Castiglione e Seggiano – rappresentano un momento unico per vivere la montagna toscana nella sua veste più autentica.
Questi eventi sono anche un potente strumento di promozione dei prodotti locali, valorizzando la filiera corta e le eccellenze agroalimentari del Monte Amiata. Partecipare significa sostenere le realtà del territorio e contribuire a preservare tradizioni che rendono unica questa montagna nel cuore della Toscana.
Il senso profondo di queste feste va oltre la semplice degustazione: è la celebrazione di un legame antico tra comunità e territorio, tra la terra e i suoi frutti. Castagne, funghi porcini, olio nuovo e vino novello diventano protagonisti di un racconto fatto di passione, tradizione e saper fare locale.
Dal punto di vista turistico, le sagre autunnali offrono ai visitatori un’esperienza completa: passeggiate nei boschi, mercatini artigianali, musica popolare e piatti tipici preparati secondo ricette tramandate da generazioni. Un’occasione per scoprire non solo i prodotti, ma anche la cultura, la storia e l’ospitalità di un territorio ricco di autenticità.
La castagna “regina dell’autunno”
Tra le feste più conosciute spiccano “La Castagna in Festa” di Arcidosso e “Il Crastatone” di Piancastagnaio, due eventi che ogni anno attirano migliaia di visitatori.
A Arcidosso, le vie del centro storico si animano con mercatini di prodotti tipici, spettacoli itineranti, mostre e degustazioni: un’occasione per assaporare le tante declinazioni della castagna – dalle caldarroste ai dolci, fino alle birre artigianali aromatizzate – e scoprire le tradizioni contadine che ancora oggi uniscono la comunità.
A Piancastagnaio, invece, “Il Crastatone” è una delle più antiche feste dedicate alla castagna in Toscana. Nelle cantine del borgo medievale, aperte per l’occasione, si possono gustare piatti tipici accompagnati da vino locale, mentre le strade si riempiono di musica e rievocazioni storiche. È una festa che racconta l’identità del paese e la sua profonda connessione con il bosco e i suoi frutti.
Spazio poi alle sagre dedicate al fungo, come la Festa del Fungo di Bagnolo e quella di Vivo d’Orcia, dove si possono assaporare piatti tipici a base di porcini e scoprire i sapori autentici del sottobosco.
Non mancano le celebrazioni del vino, con la Festa dell’Uva di Cinigiano, che valorizza la tradizione vitivinicola locale e coinvolge l’intero paese in sfilate, degustazioni e momenti di convivialità genuina e il “Risveglio delle Cantine” di Semproniano.
L’autunno che si apre con gli eventi di Abbadia, Vallerona e Cana, si chiude con l’omaggio all’olio nuovo a Seggiano, patria dell’olivo autoctono prodotto con “Olivastra Seggianese”, dove degustazioni e visite ai frantoi raccontano la qualità e la storia di un prodotto.

















