Castell’Azzara: 5 e 26 Giugno, due domeniche dove sarà possibile visitare la Villa Sforzesca. 1576 – 2016 oltre quattrocento anni di storia racchiusi in una delle ville più suggestive del territorio amiatino.
Villa Sforzesca, situata al centro di una vasta e fertile pianura, agli estremi confini della Contea di Santa e oggi parte del Comune di Castell’Azzara, apre le sue porte ai visitatori. Il 5 e e il 26 giugno, sarà possibile, grazie a delle visite guidate, esplorare le bellezze architettoniche della villa, conoscere le sua storia, apprezzare la sua arte. Le visite saranno accompagnate da Maurizio Mambrini, storico e profondo conoscitore della Villa. Tanto per dare brevi ma indispensabili notizie sull’importante residenza possiamo dire che Villa Sforzesca venne costruita nel 1576 su volere del cardinale Alessandro Sforza, figura singolare e affascinante, abile uomo politico ed amministratore, ma anche noto cacciatore di briganti.
L’imponente edificio, il cui ingresso è sovrastato da un grande leone rampante che stringe tra le zampe una mela cotogna, emblema della famiglia Sforza, fu costruito per controllare un’area di confine notoriamente turbolenta, a causa della presenza di tanti piccoli feudatari ed altrettanto diffusi briganti, ma anche per andare dietro la moda del tempo che non concepiva un porporato di buona famiglia, quali era Alessandro Sforza, privo di una villa in campagna nei dintorni di Roma, con cui la Sforzesca era collegata grazie alla vicina via Francigena.
Dall’ingegno di Giovanni e Domenico Fontana, due dei più importanti architetti dell’epoca, prese vita un maestoso edificio finemente affrescato, cinto da mura e torrioni, oltre che da splendidi giardini, fontane e giochi d’acqua, capace di ospitare senza difficoltà, con tutta la magnificenza del caso, anche un papa. Cosa che in effetti avvenne nel 1578, quando Gregorio XIII, uno dei papi più importanti dell’età moderna, visitando i confini del proprio Stato, deviò il suo itinerario per far visita alla nuova villa del suo fido collaboratore Alessandro Sforza. Tanta magnificenza non salvò però Villa Sforzesca dall’abbandono e della decadenza. Alla morte del cardinale Alessandro (1581), per circa vent’anni l’edificio continuò ad essere luogo di riunione per la famiglia Sforza, ma presto la noia della solitudine, i dissensi ed i diverbi familiari, uniti ai debiti crescenti, fecero disertare la Villa per la città di Roma, lasciandola cadere in un lento ed inesorabile stato di abbandono, sebbene rimase in grado di ospitare, per ben due volte, il Granduca di Toscana Leopoldo II, nel 1829 e nel 1844.
Ristrutturata con l’avvento del nuovo millennio, oggi Villa Sforzesca è ritornata ai fasti di un tempo, divenendo uno dei centri culturali del territorio a cavallo tra Toscana e Lazio, ospitando mostre, concerti, convegni ed eventi enogastronomici.
Per sapere informazioni sulle visite guidate
Email: protocollo@comune.castellazzara.gr.it
Tel: (+39) 0564 95 10 38














