L’appuntamento è sabato 10 settembre a Piancastagnaio
A Piancastagnaio, sabato 10 settembre, sarà esposta un’opera di Artemisia Gentileschi: la “Maria Maddalena penitente” (1623-25), normalmente custodita in una collezione privata negli Stati Uniti d’America, ora in Toscana per restauro. Sarà il convento San Bartolomeo ad ospitare l’evento (alle 9 alle 20) caratterizzato da una conferenza di Roberta Lapucci, la restauratrice dell’opera, che già ha condotto una campagna di restauri alla chiesa di Santa Maria delle Grazie insieme a una decina di studenti dell’Istituto Lorenzo de’ Medici, provenienti da Stati Uniti, Cina e Canada.

LA PITTRICE CARAVAGGESCA
La pittrice caravaggesca Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, 1653), protagonista di una mostra, insieme ad altre opere analoghe e dello stesso Caravaggio al castello di Monte Santa Maria Tiberina, sarà al centro dell’incontro di Piancastagnaio con la restauratrice Roberta Lapucci.
LE DICHIARAZIONI
“Si intensifica così il legame con una grande studiosa e critica d’arte – sottolinea il sindaco Luigi Vagaggini – che ha già iniziato le ricerche per risalire alla presenza di dipinti di Caravaggio e di altri straordinari artisti nel palazzo Bourbon del Monte, a Piancastagnaio. Questo è solo l’inizio di una collaborazione”. “È significativa – sottolinea l’assessore alla cultura Roberta Sancasciani – la continuità con l’attività culturale della località umbra che ha dato le origini alla famiglia Del Monte, che ha espresso i marchesi di Piancastagnaio e in particolare Giovanni Battista, che costruì il magnifico palazzo del centro storico, agli inizi del Seicento. Stiamo lavorando – aggiunge l’assessore – a una serie di esposizioni e a una mostra per sottolineare la presenza a Piancastagnaio di dipinti e armature notevole, proprio in quell’edificio che aveva soprattutto Lo scopo di rappresentare il potere e la ricchezza di una importante famiglia. Oggi il palazzo è vuoto e cadente, per questo il suo recupero parte dalla memoria storica di ciò che conteneva, in attesa della possibilità di un intervento concreto”.