Ecco gli eventi che caratterizzano questo weekend sull’Amiata
Qui è possibile trovare il calendario delle feste d’autunno, anche del prossimo weekend
Trascorse tre settimane intense ricche di feste ed eventi, ecco che arrivare un weekend un po’ più tranquillo, che poi “tranquillo” si fa per dire perché il secondo weekend de La Castagna in Festa ad Arcidosso è sempre un grande evento. In attesa delle festività di “Ognissanti” ricordiamo che a partire da sabato 28 a Piancastagnaio si celebrerà la cinquantesima edizione de Il Crastatone.
Arcidosso: ecco il secondo weekend della Castagna in Festa, giunta alla sua 31esima edizione. Dal 20 al 22 ottobre, musica, cantine aperte, mercatini, degustazioni piatti tipici e un grande concerto, il sabato, in piazza Cavallotti, al castello aldobrandesco. Ecco il programma della festa.
Bagnore: domenica 22 ottobre in programma un’uscita con Il CAI. L’escursione Bagnore-Le Mura è un percorso facile di 11 chilometri adatto a tutti, con 250 metri di dislivello. Caratteristica dell’area attraversata sono “le mura”, gruppi di massi giganti sui quali, arrampicandosi, si possono vedere distese di castagni e di faggi, caratterizzati in questo periodo dai colori dell’autunno, fino alla Vetta Amiata. Al termine dell’escursione, per gli amanti delle castagne, a passeggio tra le bancarelle di Arcidosso in festa. Possono partecipare anche i non soci prenotandosi entro sabato 21 ottobre al 333.4304110 per la formalizzazione dell’assicurazione infortuni e responsabilità civile.
IL CONSIGLIO DELLA SETTIMANA:
Per questo weekend Thatsamiata vi porta a Villa Sforzesca. Situata al centro di una vasta e fertile pianura, agli estremi confini della Contea di Santa Fiora, oggi parte del Comune di Castell’Azzara, Villa Sforzesca venne costruita nel 1576 su volere del cardinale Alessandro Sforza, figura singolare e affascinante, abile uomo politico ed amministratore, ma anche noto cacciatore di briganti.
L’imponente edificio, il cui ingresso è sovrastato da un grande leone rampante che stringe tra le zampe una mela cotogna, emblema della famiglia Sforza, fu costruito per controllare un’area di confine notoriamente turbolenta, a causa della presenza di tanti piccoli feudatari ed altrettanto diffusi briganti, ma anche per andare dietro la moda del tempo che non concepiva un porporato di buona famiglia, quali era Alessandro Sforza, privo di una villa in campagna nei dintorni di Roma, con cui la Sforzesca era collegata grazie alla vicina via Francigena.
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