NEL SUGGESTIVO BORGO DI SEMPRONIANO SI RICORDA LUZI, ILLUSTRE POETA
E’ ormai da anni che il comune di Semproniano organizza l’evento dal titolo “L’estate Luziana” e che rappresenta una serie di manifestazioni volte a dare lustro all’importante poeta e uomo politico
Il Comune di Semproniano ormai da anni è impegnato a promuovere, durante il periodo estivo una serie di manifestazioni in onore del suo cittadino onorario e illustre poeta Mario Luzi. Lo ha fatto negli anni passati e lo farà anche in questo 2016. Già nella giornata di sabato 12 marzo l’amministrazione ha voluto rendere omaggio all’illustre poeta dedicandogli una ricca mattinata di cultura. A breve gli organizzatori renderanno noto il programma dell’Estate Luziana. Intanto nelle passate edizioni, le manifestazioni che si sono inserite in questo evento si sono ispirate al rapporto tra Mario Luzi e l’arte valorizzandone la componente più popolare, ovvero il cinema e la canzone. Mario Luzi è stato, negli anni cinquanta, un appassionato cinefilo e autorevole critico cinematografico.
Pertanto l’Amministrazione comunale di Semproniano ha inteso rivisitarne questo aspetto, seppur minore riguardo alla sua produzione letteraria più alta, allestendo un Cineforum nella sala Italia, con la proiezione di una serie di film, italiani e d’oltre oceano, recensiti appunto dal Maestro, negli anni 1951 e 1952, sulle pagine de La Nazione di Firenze.
Una seconda iniziativa, nel 2015, ha riguardato l’interesse di Mario Luzi per la canzone popolare come emerge dalla presentazione all’edizione 1981 del testo di Giannini sui Canti popolari toscani. A questo proposito è stato predisposto uno spettacolo “Fresca rosa novella…”, che si è tenuto nel borgo medievale di Rocchette di Fazio il 15 agosto scorso, sulla Maremma di Luzi narrata attraverso i Canti popolari di Toscana, intrecciati quest’ultimi con la grande poesia stilnovista quale retroterra culturale non certo casuale.
Un terzo evento chiuse la festa di mezzo agosto sul tema “Come eravamo…”.
Nell’estate del ’60 Mario Luzi compie un viaggio a “Samprugnano” alla ricerca delle proprie radici, dei luoghi dell’infanzia, degli affetti familiari e amicali, perduti ma conservati nella memoria come emerge costantemente dalla sua poetica. Un periodo della nostra storia, locale e universale, che si intende rivisitare attraverso una proiezione pubblica di immagini, filmati, commenti musicali dell’epoca alla ricerca anche della nostra identità.