Sabato 5 agosto nel suggestivo borgo amiatino una cena a base di piatti del 1200
Sabato, a partire dalle 20, a Monticello Amiata, nello splendido scenario del sagrato del santuario della Madonna di Val di Prata, torna il suggestivo appuntamento con la cena del pellegrino, una cena a base di piatti del Medioevo per rievocare il ristoro di cui godevano i pellegrini una volta giunti al Santuario, dalla Pieve de Lamula. Piatti semplici ma saporiti, che rifocillavano e ritempravano il corpo e lo spirito.
Il menù prevede: come antipasto frittatine con erbe novelle, un assaggio di salumi e formaggi con miele millefiori, polpettine al vino rosso. Il primo sarà una gustosa zuppa di farro con piselli, cucinata secondo la tipica ricetta medievale. Poi la zuppa di cipolle con pane abbrostolito. Il secondo: maialino in porchetta con fagioli. Susine a volontà e dolci tipici del 1200: amaretti, biscotti secchi con uvetta, cioccolata e lo zibibbo.
Vino rosso e acqua della fonte. Al termine della cena una tazza di orzo. Il costo della cena è di 20 euro. Info e prenotazioni: (+39) 377 1197651 oppure (+39) 329 4220624.
Per chi volesse, nell’occasione c’è anche la possibilità di visitare la casa museo di Monticello Amiata, che si trova nel centro storico del paese, all’interno di un antico palazzo i cui ambienti ricreano fedelmente un’abitazione della montagna amiatina di fine ottocento.
Per chi volesse vivere l’emozione di ripercorrere la via battuta nel Medioevo dai pellegrini, mercoledì 16 agosto, alle ore 16 e 30, percorso di trekking sulla via dei pellegrini della durata di circa due ore. Partenza dalla Pieve de Lamula (Montelaterone) per raggiungere il Satuario di Val di Prata (Monticello Amiata), ripercorrendo un tratto dell’antica via che collegava alla Val d’Orcia e ai signori di Tintinnano. Info e Inscrizioni (+39) 329 4220624.
Gli eventi sono promossi nell’ambito del Festival delle Associazioni di Cinigiano, dall’associazione Amici del Santuario della Madonna di Val di Prata con il patrocinio dell’amministrazione comunale. L’associazione è nata nel 2008, da un piccolo gruppo di persone per salvare e valorizzare questo santuario come luogo di aggregazione sociale, culturale e religiosa. L’associazione negli anni è cresciuta passando da 5 a 30 membri e sono aumentati anche i pellegrini in visita a questo antico luogo di culto.