Arriva il Festival di Arti sceniche dedicato a Dante Cappelletti
Piancastagnaio rende omaggio a una delle sue figure più luminose con La Bella Stagione, festival di arti sceniche dedicato a Dante Cappelletti. Nato nel 1946 nella frazione di Tre Case, Cappelletti è stato docente, ricercatore, sceneggiatore e critico teatrale. Intellettuale inquieto e visionario, ha attraversato da protagonista la stagione dell’avanguardia, contribuendo in modo decisivo alla nascita del teatro sperimentale in Italia. Tra i suoi scritti più noti, Il teatro povero di Monticchiello (1974) e La sperimentazione teatrale in Italia tra norma e devianza (1981) testimoniano un pensiero lucido, capace di cogliere il teatro come gesto collettivo, politico, incarnato nei luoghi e nelle persone.
L’idea
A quasi trent’anni dalla sua scomparsa, La Bella Stagione raccoglie e rilancia il suo insegnamento: non un semplice tributo, ma una dichiarazione di intenti. Il festival, promosso dall’assessorato alla cultura guidato da Pierluigi Piccini, si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione della memoria storica e di apertura a linguaggi contemporanei, contaminazioni, sperimentazioni. La Bella Stagione è un invito a spingersi oltre i confini del teatro convenzionale. Poesia, teatro di figura, stand-up poetry, narrazione, musica: forme diverse si incontrano e si mescolano in spazi non consueti – una chiesa, un camionteatro, un giardino, una cascata nel bosco – dando vita a una mappa emotiva e sensoriale del territorio. Il filo conduttore è il genius loci: lo spirito dei luoghi, quella forza invisibile che intreccia storia, paesaggio, relazioni umane. Una dimensione poetica e profonda, che il festival fa emergere scegliendo di abitare le frazioni, i borghi, i siti culturali fuori dal centro abitato. Luoghi marginali solo in apparenza, capaci invece di restituire senso, memoria e futuro.
Ecco il programma
Così La Bella Stagione diventa molto più di una rassegna: è un atto di fiducia nel potere trasformativo del teatro, un gesto di cura verso il paesaggio e la comunità. È, forse, il modo più giusto per ricordare Dante Cappelletti. E per continuare a camminare nel solco che ha tracciato.
Si partirà il 24 luglio dalla frazione di Tre Case, dove, all’interno della Chiesa del Crocifisso, andrà in scena “La delicatezza del poco e del niente”, un rito poetico in cui le parole della poetessa Mariangela Gualtieri prenderanno vita grazie alla voce e alla interpretazione di Roberto Latini, uno dei più importanti artisti del teatro italiano degli ultimi decenni.
Il 3 agosto ci sposteremo a Saragiolo, dove un vero e proprio “camionteatro”, posizionato al centro della frazione, ospiterà Girovago e Rondella, marionettisti di fama internazionale, che con il loro “Manoniva” ci regaleranno la magia di un teatro di figura poetico surreale.
Il 7 agosto sarà la volta di Lorenzo Maragoni, campione mondiale di slam poetry, che porterà il suo “Stand up poetry” – spettacolo in bilico tra spoken words e stand up comedy – in un giardino al chiaro di luna, nella località Quaranta.
Il festival si concluderà la sera del 9 agosto con un trekking urbano attraverso il quale il pubblico verrà guidato fuori dal centro storico di Piancastagnaio, per arrivare fino alla fonte del Bagno degli Ebrei, dove Sista Bramini e Camilla dell’Agnola di O Thiasos TeatroNatura faranno rivivere i Miti d’acqua tratti dalle Metaforfosi di Ovidio.