CIPOLLA DELLA SELVA DI SANTA FIORA

La Cipolla della Selva, di colore rosso intenso, dalla forma tondeggiante, schiacciata nella parte superiore, con polpa bianca internamente striata di rosso, molto soda e saporita. Questa varietà è molto conosciuta per la grande digeribilità oltre che per il suo sapore dolce. Può essere consumata come cipollotto fresco, utilizzata per i soffritti e frittate, ottima se consumata cruda in insalata o cotta per la preparazione di zuppe, minestre e stufati. La coltivazione di questa cipolla avviene manualmente, senza l’utilizzo di nessuna concimazione, fertilizzanti, erbicidi o conservanti. La promozione e valorizzazione è a cura dell’Associazione Culturale per la Selva che ha iniziato la coltivazione nel vecchio orto del Convento della Santissima Trinità, risalente ai primi anni del 1100.

Coltivata negli orti del convento della Santissima Trinità, ai piedi dell’antico vulcano da seicento a novecento metri di altitudine, la Cipolla della Selva è ormai uno dei prodotti principi della tavola amiatina. Molti chef del Monte Amiata lo considerano un ingrediente fondamentale per la preparazione dell’acquacotta, della ribollita, degli stracotti e dei brodi. Come ogni prezioso prodotto della terra che si rispetti, anche questo bulbo gode della sua stagionalità: viene piantato negli ultimi giorni di aprile per essere poi raccolto ad agosto e settembre.

 

CONTATTI
Ass. Culturale per la Selva
Via Provinciale Azzarese 25
58037 Santa Fiora (GR)