Sabato 18 febbraio, alle 21.30 al Cinema Teatro Amiata andrà in scena “La Merda” di Cristian Ceresoli
Unica data in Toscana, prima assoluta in provincia di Siena. Sabato 18 febbraio, a partire dalle 21 andrà in scena sul palco del Cinema Teatro Amiata Silvia Gallerano in “La Merda” di Cristian Ceresoli. L’opera che ha scioccato e meravigliato il Fringe Festival di Edimburgo nel 2012, dopo aver vinto l’oscar del teatro europeo e registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo, ritorna in Italia, per una prima assoluta in provincia di Siena.
Il testo di Cristian Ceresoli – Fringe First Award 2012 for Writing Excellence – acclamato dalla critica internazionale e già tradotto in diverse lingue – si manifesta come uno flusso di coscienza, dove si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio, di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà.
Lo spettacolo è stato considerato “straordinario” dal Times e l’interpretazione di Silvia Gallerano – prima attrice italiana a vincere il The Stage Award 2012 for Acting Excellence – è stata definita dal Guardian “sublime e da strapparti la pelle di dosso”. Si tratta di un clamoroso fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e che viene seguito quasi come un concerto rock. Un poetico stream of consciousness premiato fin dai suoi esordi, all’estero più che dentro i confini nazionali, dove continua a collezionare straordinari successi di botteghino.
La Merda ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi da un pantano o fango, ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse e parlò Pier Paolo Pasolini all’affacciarsi della società dei consumi. Quel totalitarismo, secondo Pasolini, ancor più duro di quello fascista poiché capace di annientarci con dolcezza.
“Si deve ridere. È una tragedia in tre tempi: Le Cosce, Il Cazzo, La Fama e un controtempo: L’Italia. Nella sua nudità e intimità pubblica, l’attrice costruisce una maschera fisica/vocale sfidando un testo scandaloso, provocatorio e rabbioso.
La scrittura è cantabile, ma il canto non emerge mai, ed è invece preponderante la chiave dell’invettiva, del grido, del corpo che sussulta la sua storia personale in un flusso di pensieri/parole raccontati come suoni. Strazianti. Urla assordanti e contratte. Sopite. Implose. La femmina si offre dal vivo come in un banchetto, pronta a venire sbranata da tutti. Una partitura poetica che nasce così dalla carne e alla carne ritorna, pur dentro a una rigidissima confezione estetica. Applausi obbligatori.” (dall’introduzione de “La Merda” di Cristian Ceresoli, Oberon Books, London).
CINEMA TEATRO AMIATA – Abbadia San Salvatore (Si)
POSTO UNICO 15 euro
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Studio Trappola Acustica
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