Quella che sta per arrivare sarà la Pasqua che nei prossimi anni la ricorderemo come “con due giorni di ferie abbiamo fatto una settimana di vacanza“. Esatto, quest’anno le festività pasquali cadono a ridosso del 25 aprile e del 1 maggio e l’occasione di fare una bella vacanza è assai ghiotta. L’antico vulcano in questo weekend di festa offre ai turisti che decidono di trascorrere qualche giorno sul Monte Amiata molte opportunità. Gastronomia, natura, relax, religione, sport e cultura, così ai viaggiatori che giungono sulla “montagna madre” consigliamo di andare alla scoperta delle piccole aziende agricole e vitivinicole del territorio, visitare i poli museali e partecipare ai riti liturgici della Settimana Santa. Per la Pasquetta un’idea evergreen rimane la scampagnata e le molte aree di sosta presenti in prossimità della Vetta offrono luoghi attrezzati e a stretto contatto con la natura.
SPORT A CONTATTO CON LA NATURA
Passeggiate, trekking e tour in ebike. Questo periodo, meteo permettendo, è il migliore per praticare le attività outdoor sul Monte Amiata. E’ il momento giusto per scoprire le bellezze naturalistiche del Parco Faunistico del Monte Amiata e lasciarsi catturare dalla suggestione del Monte Labbro (ad Arcidosso). Per i più sportivi il weekend potrebbe essere anche l’occasione per mettersi alla prova con due giorni di Orienteering. L’antico vulcano è da anni il terreno di gioco per i praticanti, a livello agonistico, dell’orienteering. Una disciplina che può essere facilmente imparata da tutti e può diventare un modo divertente e coinvolgente per fare escursionismo.
UN’IMMERSIONE NELLA STORIA DEL MONTE AMIATA. ECCO I MUSEI APERTI
Da Santa Fiora ad Abbadia San Salvatore, da Castel del Piano a Seggiano passando per Arcidosso. Visitare i borghi di montagna vuol dire entrare in contatto con la storia dei luoghi. Perdersi nel dedalo di vie di Roccalbegna piuttosto che di Santa Fiora è un’esperienza bellissima e permette di scoprire delle bellezze architettoniche ineguagliabili. Gran parte del passato di questa montagna è tutto racchiuso nei gioiellini museali dislocati sul territorio. Il Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore è possibile visitarlo tutti i giorni, è aperto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Una visita in questo luogo è un tuffo nella vita e nella cultura dei minatori, così come lo è una visita al Museo delle Miniere e del Mercurio diSanta Fiora (aperto sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19). Chi è in visita a Castel del Piano imperdibili sono le collezioni che ospita Palazzo Nerucci (aperto domenica 21 dalle 10 alle 12.30 e con lo stesso orario anche per il giorno di Pasquetta), mentre una visita all’imponente Castello Aldobrandesco d’Arcidosso è d’obbligo per scoprire la bellezza architettonica del tardo medioevo. Un’escursione al borgo di Arcidosso permette, sorprendentemente, di scoprire un angolo di Oriente. E’ proprio a due passi dal castello che si trova il Maco (Museo di Arte e cultura orientale), visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Sul Monte Amiata la Pasquetta è il giorno in cui tradizionalmente si inaugura la stagione del Giardino di Daniel Spoerri. Proprio lunedì 22, a partire dalle 16 sarà possibile visitare anche la mostra fotografica curata da Daniele Badini e allestita nel Parco.
UN TUFFO RILLASSANTE ALLE TERME
Si chiama “Balena Bianca” e soprattutto negli ultimi anni, grazie anche ad Instagram, la sua spettacolarità ha fatto un giro strepitoso di like. Stiamo parlando delle terme naturali di Bagni di San Filippouno dei luoghi più intimi e rilassanti di tutto il Monte Amiata. Situate alle pendici del vulcano spento e immerse nel Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia, la “Balena Bianca” famosa cascata sovrastante il Fosso Bianco che prende il nome proprio dall’acqua dall’aspetto lattiginoso presente in questa zona, è meta ideale per chi è alla ricerca di natura e riposo. Il torrente di acqua termale che scorre lungo il bosco crea delle “vasche” dove è possibile fare il bagno. L’acqua mantiene una media di oltre 40 gradi dunque la stagione ideale per fare un bagno in questo caldo torrente è ora. Per chi ama il confort suggeriamo lo stabilimento adiacente alle terme naturali (aperto da Pasqua a Natale).
UNA MONTAGNA DI ECCELLENZE. DA MANGIARE E DA BERE
Il Monte Amiata è la meta ideale per gli amanti del turismo enogastronomico. Qui piccole e grandi realtà agroalimentari hanno sviluppato una filiera di successo tanto da dipingere l’antico vulcano nell’immaginario comune come la montagna delle Castagne Igp, dell’Olio Dop e dei Vini Doc. A chi ama viaggiare e scoprire le prelibatezze alimentari del territorio suggeriamo la visita alle tante aziende che sorgono nelle campagne di Seggiano, Montenero d’Orcia e Castel del Piano. Nelle tante osterie di paese si possono assaggiare piatti tipici della tradizione contadina, come la polenta di castagne, oppure degustare un’ottima bruschetta con l’olio di Olivastra Seggianese (cultivar tipica di questo territorio di montagna), e concludere con sua Maestà La Ricciolina, dolce tipico. In alcuni ristoranti del territorio è possibile consultare ricche carte di oli, tutti del territorio e non poi così “folle” poter assaggiare il famoso “biscotto salato di roccalbegna”.
LA RITUALITA’ DELLA PASSIONE CRISTIANA TRA LE VIE DEI BORGHI
Antichi riti e pie pratiche, alcune delle quali uniche in Italia. Se c’è un borgo tra quelli che giacciono alle pendici del Monte Amiata che nel periodo pasquale è in grado di trasmettere un fascino molto particolare ai visitatori, questo è Radicofani. Nei giorni che precedono la Pasqua è possibile imbattersi due importanti processioni, quella del Giovedì e del Venerdì Santo dove è possibile imbattersi anche in uomini in veste nera e la buffa sul viso. La processione del Venerdì Santo è assai originale anche a Santa Fiora. Il corteo religioso si dà appuntamento alle 21 in piazza Garibaldi e da qui inizia la Via Crucis. Infine la Giudeata di Abbadia San Salvatore. Si tratta di una processione in costume che si tiene dopo la cena del Venerdì Santo, con partenza dalla Chiesa di Santa Croce, situata nel cuore del centro storico di Abbadia San Salvatore. L’antico rito riprende la rappresentazione in costume delle vicende della Via Crucis.