Un percorso a tappe, da fare a piedi o in Mountain bike, attraversando la Toscana più selvaggia
Sono un totale di 135 chilometri, per un dislivello di 1738 metri. Per godersi appieno l’avventura ci vogliono circa otto giorni ed è un percorso unico attraverso il quale incontrare civiltà antiche, paesaggi mozzafiato e ambienti naturalistici. È il percorso “Vetta Mare”, il sentiero che parte dalla vetta dell’antico vulcano, lambisce i borghi, attraversa riserve naturali, sfiora acque termali e si tuffa nelle acque del Tirreno. Il sentiero è stato promosso circa due anni fa e si può percorrere anche in mountain bike.
PUNTO DI PARTENZA: LA CROCE DELLA VETTA
Il punto di partenza del percorso è la vetta del Monte Amiata a 1738 s.l.m (S.I.R sito di Interesse regionale) sito sul comune di Castel del Piano. Scendendo dalla vetta il primo paese che incontriamo è Castel del Piano centro storico medievale, paese conosciuto per le eccellenti produzioni di qualità di Vino Montecucco e Olio di Olivastra e per il famoso Palio delle Contrade. Si prosegue poi per Arcidosso, altro importante centro storico medievale che mantiene ancora intatto e visitabile il Castello Aldobrandesco, arrivato fino ai nostri tempi in ottimo stato, avendo mantenuto la progettualità architettonica originale. Proseguiamo poi per Santa Fiora, bandiera arancione del Touring Club, centro storico conosciuto per essere stato la dimora della famiglia comitale degli Aldobrandeschi nel periodo Medievale e successivamente degli Sforza nel periodo rinascimentale.
UN’IMMERSIONE NELLA RISERVA NATURALE DEL MONTE PENNA
Il percorso continua verso Selva, villaggio che conserva secolari tradizioni e successivamente Castell’Azzara, attraversando due delle riserve Naturali della Provincia di Grosseto con importanti specie botaniche autoctone, la Riserva della S.S Trinità prima e del Monte Penna, Da Castell’Azzara prosegue la discesa per Sovana la culla della civiltà etrusca e borgo di inestimabile valore architettonico e culturale. Le città del tufo sono il ponte verso le famose terme di Saturnia e successivamente Manciano e Poggio Murella.
LA MAREMMA, I SUOI SAPORI, LE SUE TRADIZIONI
Il percorso prosegue e il monte Amiata, silenzioso, rimane alle spalle del percorso avventuroso. Manciano denominato anche “la spia della Maremma” grazie al favoloso panorama dal quale si può godere, è il paese cerniera che chiude con la natura collinare e apre a panorami mozzafiato. La strada da fare per raggiungere Capalbio è suggestiva. Arrivati a Capalbio obbligatoria è la visita il Giardino dei Tarocchi, giardino con sculture di arte contemporanea. Ancora qualche chilometro e si arriva al mare.
UN TUFFO IN FENIGLIA
La Feniglia è una duna lunga sei chilometri di sabbia e fitta pineta, con da una parte la Laguna di Orbetello e dall’altra il Mar Tirreno. Qui non è difficile rimanere stupiti della forza della natura e della possibilità di fare degli incontri ravvicinati anche la fauna selvatica. Ultima tappa infine sarà Porto Ercole, uno dei borghi più belli d’Italia. Sui colli spiccano le imponenti Fortezze spagnole e la Rocca Aldobrandesca. Il porticciolo è la meta finale di questo trekking fantastico, suggestivo, ricco di belle sorprese.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
In mountain bike il “Vetta-Mare” si può percorrere in due giorni.
Per informazioni suggeriamo di contattare i singoli comuni o direttamente Manciano Promozione