Dal biancospino al ciliegio, dalla margherita alla scilla. Ecco i luoghi dove ammirare le fioriture primaverili
Sul monte Amiata non c’è primavera senza le migliaia di fioriture spontanee che colorano prati, parchi, colline e vette di montagna. Il verde pastello delle colline situate ai piedi dell’antico vulcano dona ai territori di Montenero d’Orcia un aspetto rilassato, le distese di margherite che si possono trovare nelle campagne amatine invece appaiono come un angolo di mare dove viene voglia di farci un tuffo. Ogni angolo di montagna è caratterizzato dai suoi fiori e la primavera dà il meglio di sè, anche se, come scoprirete leggendo l’articolo non è l’unica stagione dove piante fiori fioriscono. Accompagnati da Erika Morganti, una guida ambientale del monte Amiata siamo andati a scoprire alcuni luoghi dove è possibile trovare i fiori primaverili.
Biancospino: dalle colline di Montenero d’Orcia al Parco Faunistico
Il Biancospino non raggiunge quote elevate, si può trovare lungo i sentieri di montagna ad un’altezza massima di 1000 m.s.l.m.. Ne è ricca la campagna di Montenero d’Orcia il Parco faunistico. I fiori del Biancospino sono molto amati dalle api tanto che se ne può ricavare un ottimo miele.
Il ciliegio selvatico, colora le campagne di Seggiano
La fioritura dei ciliegi è tra le più amate. Anche se siamo abituati a fioriture di color rosa (famose sono le fioriture in Giappone) sull’Amiata possiamo fotografare anche fiori di color bianco. I ciliegi crescono in una fascia di media montagna, fino a 1000 m.s.l.m e ne è ricca la campagna di Seggiano.
Alla ricerca del Crocus lungo i ruscelli d’acqua
Comunemente chiamato Croco, è un fiore che trova il suo habitat ideale lungo le sponde di ruscelli. Ne esistono in buona quantità nella zona Parco Vivo Toscana. Il Crocus ama le aree umide e di ombra e alcuni esemplari sono stati trovati lungo il sentiero che conduce sul monte Labbro.
Le margherite colorano i Prati situati alle “Macinaie” e “Contessa”
Riescono a crescere e a fiorire fino a 1500 m.s.l.m. le margherite sono uno dei fiori simbolo della Primavera e sul monte Amiata si possono trovare anche al Prato delle Macinaie e Prato della Contessa.
La Primula inaugura la primavera sul monte Labbro
Riesce a sopportare bene anche le basse temperature che spesso si verificano nei primi giorni di Primavera. Preferisce gli habitat umidi e come il Crocus, anche la Primula si può trovare lungo i ruscelli. Questo fiore è uno dei primi esemplari che sboccia in primavera inaugurando le colorate fioriture di aprile e maggio.
La Scilla Silvestre nel territorio di Roccalbegna
Distese di Scilla Silvestre si possono trovare all’interno della Riserva Naturale del Pescinello, un’area naturale protetta situata nell’alta valle dell’Albegna, tra il Monte Labbro e il paese di Roccalbegna. I suoi colori possono ricordare l’Anemone Epatica.
La fortuna di veder fiorire la Viola Etrusca
E’ un fiore raro da trovare, in Italia fiorisce nella Toscana Meridionale e sui rilievi delle Colline Metallifere, in particolare nelle Cornate di Gerfalco. La Viola Etrusca è sicuramente presente sul Monte Labbro.
Le affascinanti Orchidee Selvatiche
Popolano gran parte la Riserva Naturale del Pescinello. Le specie di Orchidee Selvatiche sono molte ma ce n’è una che colpisce per la sua evoluzione ed è quella che ha i fiori a forma d’ape. La parte principale del fiore presenta un disegno variabile che a prima vista richiama la sagoma di un’ape o di una vespa. Che sia questo il segreto dell’orchidea a forma di ape per attirare gli insetti impollinatori?
L’originalità dell’alta montagna
Il Monte Amiata ospita veramente tante specie di piante, alcune delle quali fioriscono anche inverno ma nella parte alta della montagna, laddove domina la vasta faggeta crescono ben poche specie. Ci sono alcuni vegetali che ce la fanno, i cosiddetti relitti glaciali. Nei boschi di Abbadia San Salvatore ci sono tracce di Caprifoglio, un’eccezione considerando che questa pianta si trova solo sulle Alpi e nei boschi dell’Europa del nord. Un’altra area dove si possono incontrare relitti glaciali è la Riserva Naturale del Pigelleto, a Piancastagnaio. Qui gli abeti bianchi sono una presenza vera e vegeta, caso più unico che raro su l’intera catena Appenninica.