venerdì e sabato il territorio di Arcidosso ricorderà il Maestro Norbu, fondatore del Merigar a un anno dalla sua morte
Nel corso della sua vita, Chögyal Namkai Norbu ha diffuso la sua profonda conoscenza in tantissimi ambiti legati alla cultura, all’arte, alla spiritualità e all’impegno sociale. In una delle due ultime partecipazioni pubbliche fu insignito dell’importante onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per l’eccezionalità dell’impegno e del contributo alla società tutta. un anno dalla morte del Maestro Norbu, la comunità da lui fondata, il Centro di Merigar, ha deciso di riunirsi in suo onore, per ricordarlo e dare la possibilità a chi non lo avesse incontrato di conoscere la sua figura e i suoi insegnamenti. Attraverso diversi percorsi audiovisivi e mostre, ad Arcidosso e Merigar, si cercherà di descrivere alcuni aspetti della straordinaria esistenza di Chögyal Namkhai Norbu, tra i maggiori studiosi e storici della cultura tibetana, alla cui salvaguardia e diffusione ha dedicato gran parte della sua vita. I suoi scritti e le sue ricerche, di filosofia e spiritualità applicata alla vita quotidiana, rappresentano pietre miliari nella vasta letteratura che analizza e trasmette l’essenza di una delle più importanti e profonde culture del pianeta. Le opere di Namkhai Norbu hanno influito ampiamente sulla stessa storiografia tibetana, in particolare per il contributo offerto alla conoscenza del Tibet antico.
IL PROGRAMMA: DUE GIORNI DA VIVERE IN CASTELLO, AL MACO E A MERIGAR
La “due giorni” inizierà al castello Aldobrandesco di Arcidosso, alle 17 in sala conferenze con “Il pensiero e l’opera scientifica di Chögyal Namkhai Norbu” a cura di Giacomella Orofino Università di Napoli “L’Orientale”. “Le comunità Dzogchen del mondo” di Costantino Albini istruttore di meditazione della Comunità Dzogchen, “Chögyal Namkhai Norbu, un Maestro tibetano sull’Amiata” ne parleràJacopo Marini Sindaco di Arcidosso. Sempre alle 18, al Castello nella sala Piano Terra sarà inaugurata la mostra fotografica sull’attività di Asia per la salvaguardia del patrimonio spirituale, culturale e ambientale dei paesi himalayani. In sala esposizioni, al primo piano del Maco sarà inaugurata la Meditation in Motion footsteps To The Sublime Il Mondo della Danza Sacra Tibetana, infine alle 19 al Tempio del Merigar sarà possibile vedere la spettacolare istallazione ovvero la proiezione su 4 grandi schermi di filmati della Danza del Vajra da tutto il mondo; A seguire esecuzione dal vivo del Canto del Vajra: Roberto Cacciapaglia (piano elettrico), An Chi Huang (soprano). L’intensa giornata chiuderà con un aperitivo tra Oriente e Occidente.
Anche nella giornata di sabato sarà possibile visitare le esposizioni istallate nel cuore del borgo amiatino e nel pomeriggio gli appuntamenti sono a Merigar dove dalle 15 sarà possibile visitare la biblioteca con particolare attenzione alle opere di Norbu. Al tempio del Merigar, a partire dalle 18, Danza del Vajra con lezioni aperte.

NORBU SULL’AMIATA HA COSTRUITO UN PICCOLO TIBET
Chögyal Namkhai Norbu è tuttora considerato tra i maggiori rappresentanti del buddhismo tibetano. Nato sull’altopiano tibetano, ha vissuto in Italia dalla fine degli anni Cinquanta. Sin dalla giovane età è stato riconosciuto come raffinato erudito, ha lavorato presso l’ISMEO di Roma con il celebre tibetologo Giuseppe Tucci ed è stato professore di Lingua e Letteratura tibetana e mongola all’Università Orientale di Napoli. Le sue ricerche, di fama mondiale, sono un punto riferimento per tutti gli esperti in campo storico e filosofico del mondo orientale. Detentore di antiche e inestimabili conoscenze per l’evoluzione dell’individuo, tramandate da maestro a discepolo, è noto a livello mondiale come maestro di Dzogchen, insegnamento che si rivolge all’essere umano nella sua totalità tracciando un percorso d’evoluzione e di responsabilità. L’Insegnamento Dzogchen, per sua stessa natura, si ispira alla compassione, alla non violenza, al rispetto per ogni creatura vivente.
Chögyal Namkhai Norbu fondò nel 1988 un’organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo chiamata ASIA che promuove progetti di cooperazione e sostegno a distanza. In questi anni A.S.I.A. ha garantito il diritto allo studio a oltre 3000 bambini tibetani, e ha realizzato più di 200 progetti di sviluppo ed emergenza.
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