Giovedì 5 marzo, sul palco amiatino una splendida Lucia Poli e due interventi (registrati) di Stefano Benni
Comironica prosegue e la prossima attrice a salire sul palco del teatro Andrea Camilleri di Santa Fiora è Lucia Poli. Giovedì 5 marzo, l’attrice porterà in uno dei teatri più belli, comodi e moderni del monte Amiata “Animalesse“, storie di animali in prosa, in poesia e musica. Sul palco insieme all’attrice fiorentina anche l’arte di Giuseppe Ragazzini, pittore, illustratore e visual artist italiano, la musica di Rita Tumminia impegnata dal 1980 nello studio dell’organetto e le illustrazioni di Henry Banzi.
ANIMALESSE E’ IL NOME DELLO SPETTACOLO DI LUCIA POLI
“Animalesse” è un curioso gioco di fantasia dove gatte, topastre, asine, scarafaggette, bestiole, bestiacce e bestioline, tutte rigorosamente al femminile, parlano allegramente e si raccontano in tutta libertà. A dar voce e corpo alle “animalesse”, in questo stravagante monologo dalle mille protagoniste, è il talento eclettico e magnetico di Lucia Poli, che si trasforma in mille corpi e mille voci: dal sussurro sommesso al vocione grottesco, la sua potenza affabulatoria non lascia scampo, e trascina lo spettatore in una bizzarra e rocambolesca esplorazione dell’universo “in rosa”, secondo una consuetudine cara all’attrice fiorentina. Un divertissement eccentrico e raffinato che percorre, zampettando qua e là, la poesia e la prosa del Novecento.
CON LA PARTECIPAZIONE DI STEFANO BENNI, AUTORE DI “BAR SPORT”
Stefano Benni apre e chiude lo spettacolo di Santa Fiora. All’inizio con due brevi poesie surreali e alla fine con un racconto dalle pennellate fulminanti sul mondo contemporaneo. C’è poi la zampata beffarda di un altro toscano come Aldo Palazzeschi che ha dedicato tante novelle e poesie agli animali domestici. Segue l’inquietante scrittura di Patricia Highsmith, una giallista di razza che in alcuni racconti si mette dal punto di vista dell’animale che osserva l’uomo, spiazzando completamente il lettore e in questo caso lo spettatore. Numerose figure di animali popolano la produzione letteraria e pittorica di Leonora Carrington. Qui, in un suo breve racconto, la lotta al conformismo diventa eccesso fantastico facendo piombare l’atmosfera in un vero e proprio noir. Rita Tumminia, con il suo organetto, accompagna e commenta molte di queste narrazioni; momenti di intermezzo in assoluta autonomia, con l’interpretazione e l’arrangiamento di canzoni famose che ci ricordano qualche animaletto. L’impianto visivo dello spettacolo è affidato al pittore, scenografo e visual-artistGiuseppe Ragazzini che ha elaborato disegni e animazioni originali.