STORIA E CULTURA DI UN PAESE AI PIEDI DEL MONTE AMIATA
Nel sec. XV Papa Pio II Piccolomini, dopo una visita, ne esaltava nei suoi Commentari ‘’la bellezza del luogo, la comodità dell’ubicazione, e l’amenità del paese’’. Ebbe origini molto antiche, testimoniate da frequenti ritrovamenti, soprattutto nelle antiche cave di farina fossile presso il laghetto del Fontanino, e nei castagneti di Campogrande, presso la sorgente del Moristaldo, e nella zona di San Biagio, che attestano l’appartenenza di Castel del Piano al Paleolitico fino ad arrivare alla civiltà Etrusca e Romana secondo altri reperti accertati. Uno dei primi documenti d’archivio risale all’ 890 come possedimento dell’Abbazia di San Salvatore, della quale restò proprietà per altri tre secoli, fino al 1214, quando entrò a far parte del dominio territoriale dei conti Aldobrandeschi di Santa Fiora. Nel 1330 gli Aldobrandeschi, cedettero una metà del possedimento alla Repubblica di Siena. Nel 1331, dopo le gesta di Guidoriccio da Fogliano, capitano di Siena, fu concessa anche l’altra parte alla Repubblica per 8000 fiorini. Sotto la dominazione senese Castel del Piano fu dotato dei suoi primi ‘’Statuti’’(1393), le mura di pietra, la fiera di merci e bestiame del 9 settembre (1402) e venne impartito di correre le prime carriere del Palio che si svolge annualmente ancora oggi. Dopo la caduta di Montalcino nel 1557, Castel del Piano passò sotto la signoria dei Medici: poi seguì le sorti di tutti gli altri paesi amiatini e toscani (a eccezione di Santa Fiora).