Rocca Silvana a Selvena, l’eremo dei Giurisdavidici ad Arcidosso e Rocchette di Fazio, tre luoghi del “cuore” del FAI
Nella decima edizione del censimento biennale sui Luoghi del cuore promosso dal Fai, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, tre luoghi simbolo del monte Amiata sono stati proposti come monumenti da segnalare a livello nazione ed internazionale. Rocca Silvana di Selvena, l’eremo dei Giurisdavidici legato alla figura di David Lazzaretti nel territorio di Arcidosso e Rocchette di Fazio, incantevole borgo nel territorio comunale di Semproniano. Andando sul sito del Fai (FONDO AMBIENTE ITALIANO) si può votare, con un clic, il luogo del cuore preferito. Ad oggi tra i tre monumenti amiatini è in vantaggio Rocca Silvana che nella classifica generale è intorno alla centesima posizione.
L’EREMO CHE SORGE SULLA SOMMITÀ DEL MONTE LABRO
Con grande sorpresa e soddisfazione l’Eremo dei Giurisdavidici seguaci di David Lazzaretti, il santo dell’Amiata, situato sul monte Labbro ( Arcidosso) è stato iscritto ai “luoghi del cuore” del Fai. La sua iscrizione è avvenuta di recente e ha già incassato un po’ di voti. Luogo magico, energetico e di grande spiritualità, l’eremo dei Giurisdavidici è spazzato dai venti ed è terrazza a 360° sulla Maremma, la Val d’Orcia, l’Amiata e gli Appennini umbri e laziali. Dalle sue altezze nelle giornate limpide si possono vedere le alpi Apuane, il Gran Sasso e la Corsica. CLICCA QUI PER VOTARLO

ROCCA SILVANA, CASTELLO ALDOBRANDESCO DELL’XI SECOLO
Al momento si trova in una posizione intorno al 100esimo posto, ma lontano dalle prime posizioni come numero di votanti. Il castello Aldobrandesco nei pressi del borgo di Selvena (comune di Castell’Azzara) è una struttura imponente e suggestiva che dall’XI secolo domina la valle della Fiora. I dieci secoli di vicende storiche che l’hanno vista in fasi di costruzioni e distruzioni, la più seria nel 1242 ad opera di Federico II poi ricostruita e abbellita da maestranze preparate e volontà politica, hanno lasciato i sedimenti di insediamenti anche popolosi e ricchi di cui sono rimasti particolari testimonianze all’interno e nell’ampio borgo con la sua seconda cinta muraria. L’antropizzazione ha lasciato non solo mura ed arte per la difesa militare ma prove di una economia fiorente. Incastonata nelle pendici della valle del fiume Fiora, è stata sentinella per secoli delle famiglie Aldobrandeschi e Sforza. I fondi permetterebbero di continuare il restauro e gli scavi con campagne continuative da cui creare un museo archeologico e minerario. CLICCA QUI PER VOTARLA

UN VILLAGGIO A PICCO SULLE GOLE DEL FIUME ALBEGNA: ROCCHETTE DI FAZIO
CI siamo arrivati dalla strada più lunga e tortuosa, tant’è che a un chilometro di distanza ci siamo chiesti: “ma siamo sicuri che ci si arriva?”. La fatica e le curve che si incontrano nel tragitto meritano tutto lo spettacolo e la pace che questo borgo trasmette. Arroccato su una rupe calcarea Rocchette di Fazio (nel comune di Semproniano) domina tutta la vallata del fiume Albegna ed è come incastonato nella natura più selvaggia, tra Maremma e Amiata. Oggi rappresenta un gioiello del monte Amiata di inestimabile bellezza. Una manciata di casine catturano la scena architettonica del paese rendendolo pittoresco e soprattutto in primavera e in estate, a farla da padrone sono i balconi fioriti. Un paese ricco di storia e di tradizioni e oggi a svelarle, almeno in minima parte, è la Rocca Aldobrandesca che apre un immenso “belvedere”. CLICCA QUI PER VOTARLO
Rocchette di Fazio vista dall’Alto
La Foto di copertina è di Simon Rae, quelle all’interno dell’articolo sono di Thatsamiata