Le immersioni terapeutiche nel bosco si possono fare in 5 aree che hanno ottenuto una certificazione Pefc, tre situate nel versante grossetano della montagna e due in quelle senese
Il bosco concepito come luogo di benessere, in grado di far bene al corpo e alla mente. La faggeta amiatina, proprio per la gestione sostenibile condotta negli anni da parte del Consorzio forestale, è considerata un modello a livello nazionale ed è stato “naturale” certificarla per pratiche turistiche nuove, rispettose dell’ambiente come quelle dei bagni nel bosco (Forest Bathing). Sul versante grossetano le tre aree individuate sono La Foresta delle Monache nel Comune di Santa Fiora, La Foresta della Contessa nel Comune di Castel del Piano e La Foresta del Guardiano a Seggiano. Due aree, destinate alla pratica del Forest Bathing, sono state individuate anche sul versante senese.
NON È SOLO ABBRACCIARE ALBERI
Quando si parla di Forest Bathing la prima immagine che ci torna indietro, usata da tanti per spiegare la pratica, è quella di persone che abbracciano fusti di grandi alberi. Questo però rappresenta solo in parte il Forest Bathing perchè i cosiddetti bagni nel bosco sono molto di più. I giapponesi lo chiamano Shinrin-Yoku, ovvero”Bagno-doccia nella foresta”. Noto anche come Forest Therapy, Nature Therapy o Forest Bathing, si tratta di una pratica di “immersione benefica” nella natura. La pratica è stata lanciata negli anni 80 in Oriente, nello specifico in Giappone, poi si diffusa prima in Corea e Thailandia, infine Stati Uniti, Germania e anche in Italia. L’approccio occidentale ha spinto tutto uno sviluppo di studi, in particolare concentrati sull’aspetto biochimico. Tali scoperte hanno messo in evidenza come certe sostanze impattassero a livello di salute umana e sul sistema immunitario. Si è scoperto così il ruolo dei monoterpeni, elementi della pianta che costituiscono anche gli oli essenziali. Parallelamente, altri studi scientifici hanno dimostrato gli effetti benefici per la regolazione del battito cardiaco, della pressione e sull’ormone dello stress. in sostanza un’immersione in alcuni ambienti verdi con determinate caratteristiche può aiutare anche dal punto di vista psicologico. Le aree per il Forest Bathing saranno delimitate attraverso un piccolo marchio tamponato sulla corteccia dei faggi e per creare consapevolezza e conoscenza tra gli operatori del settore turistico e le guide ambientali è stato organizzato un seminario ad hoc.

PROGETTO BOSCO SERV.E
Le zone per il benessere forestale rientrano in un progetto dal nome BOSCO SERV.E. finanziato dal Documento di Economia e Finanza (DEFR) 2020 della Regione Toscana – Progetto Regionale 6 – Bando “Interventi a sostegno dei processi di innovazione organizzativa del processo produttivo nel settore della cooperazione agricola e nei consorzi forestali”, che aveva come obiettivo l’ottenimento di due nuove certificazioni forestali la PEFC Servizi Ecosistemici e Turismo e la Biodiversity Friend Forest (WBA). BOSCO SERV.E è un progetto di cooperazione, nato per volere del Consorzio Forestale dell’Amiata, principale gestore dei boschi pubblici del Monte Amiata con il supporto scientifico della Università della Tuscia – DAFNE, per l’innovazione della filiera forestale. La faggeta amiatina, proprio per la gestione forestale sostenibile condotta negli anni da parte del Consorzio Forestale, è certificata PEFC dal 2003 (certificazione della gestione sostenibile), quindi da 20 anni, ed è considerata un modello virtuoso a livello nazionale. La PEFC Italia ha scelto il Consorzio Forestale dell’Amiata e i suoi boschi per sperimentare la certificazione dei servizi ecosistemici di idoneità al benessere forestale ed in particolare per il Forest Bathing e la terapia in foresta e per le funzioni turistico ricreative che questa egregiamente svolge. La certificazione è stata ottenuta nel 2022 ed è la prima a livello italiano. Attraverso il progetto BOSCO SERV.E. sono state realizzate tre aree per il Forest Bathing sull’Amiata Grossetano; anche sull’Amiata Senese sono state individuate grazie alla Macchia Faggeta due aree. Pertanto, sul Monte Amiata oggi vi sono ben cinque aree certificate PEFC per i bagni in foresta.