Il Monte Amiata ha accolto l’uomo che gira il mondo in bicicletta
In questi giorni Janus River, 82enne che gira il mondo in bicicletta dal 2000, è giunto sul monte Amiata e ha portato i saluti ai sindaci di Seggiano, Castel del Piano, Arcidosso e Santa Fiora. Conosciuto per la sua impresa, quella cioè di girare il mondo in bicicletta, il russo polacco, è partito nel 2000 da Fregene abbandonando il lavoro e tutti i suoi averi per una missione: andare incontro alla sua libertà.
I PIANTI DI RIVER, PROSSIMA TAPPA SUDAMERICA
Janus già col pensiero vola in Sudamerica dove è bene intenzionato ad approdare: “Dopo l’Amiata scende ad Albinia e andrà a Roma, qui spererà in un saluto del Presidente della Repubblica e del Papa. “Dopodichè – racconta – mi imbarco a Civitavecchia con destinazione Sud America. So bene i pericoli a cui vado incontro. Laggiù non è come in Europa. Poi conto di trasferirmi in Cina dove arriverò nel 2028. Avrò 92 anni.
Janus già col pensiero vola in Sudamerica dove è bene intenzionato ad approdare: “Dopo l’Amiata scende ad Albinia e andrà a Roma, qui spererà in un saluto del Presidente della Repubblica e del Papa. “Dopodichè – racconta – mi imbarco a Civitavecchia con destinazione Sud America. So bene i pericoli a cui vado incontro. Laggiù non è come in Europa. Poi conto di trasferirmi in Cina dove arriverò nel 2028. Avrò 92 anni.
L’ULTIMA TAPPA DI RIVER
“Ho già pianificato, poi, la mia ultima tappa. -dice River – Sarà Bora Bora. Qui spero di chiudere il cerchio che è cominciato nel 2000, quando, senza avvertire nessuno, lasciai la mia casa di Fregene e la mia attività lavorativa di manager sportivo, per andare alle Canarie, il luogo in cui è nato il nuovo Janus sui pedali nelle strade di tutto il pianeta”.