L’associazione amiatina che porta il nome dello storico Ildebrando Imberciadori e i Georgofili hanno firmato un protocollo d’intesa. Una stretta di mano molto importante per il Monte Amiata
La stretta di mano tra Fiora Imberciadori, presidente dell’associazione Ildebrando Imberciadori (anche sostenitrice di Thatsamiata) e Massimo Vincenzini, presidente dell’Accademia dei Georgofili, (venerdì’ 14 aprile ha inaugurato il 270esimo anno accademico) è il simbolo del protocollo d’intesa firmato tra l’associazione amiatina e la storica istituzione fiorentina. L’associazione che porta il nome di Ildebrando Imberciadori, storico accademico dei Georgofili e padre di Fiora, di comune accordo con l’accademia promuoverà iniziative destinate a contribuire al progresso dell’agricoltura, delle foreste, alla tutela ambientale, alla sicurezza e qualità alimentare, al futuro del cibo, allo sviluppo del mondo rurale e delle filiere produttive. Non meno importante è divulgare informazioni scientifiche e tecniche attraverso la comunicazione digitale.
Le parole della figlia dello storico amiatino e accademico
“Nel lavoro di mio babbo anche all’interno dell’Accademia – spiega Fiora Imberciadori – l’Amiata ha avuto un ruolo centrale”. Ildebrando Imberciadori nacque a Castel del Piano nel 1902, durante la sua lunga attività da studioso fu anche fondatore della Rivista di storia dell’agricoltura e proprio a Castel del Piano ha lasciato un prezioso archivio di documenti. Carte personali e familiari, estratti di quotidiani e riviste, scambi epistolari e appunti, testimoniano l’intenso lavoro di Imberciadori e adesso questi documenti sono anche a disposizione dell’Accademia fiorentina. “Mio babbo ha affrontato lo studio della montagna nel suo complesso, pur evidenziando le peculiarità delle sue parti – prosegue Imberciadori -. Questo approccio metodologico costituisce il filo conduttore delle iniziative che l’Associazione intende promuovere”.
Un protocollo nel segno della continuità
Ecco cosa ha detto L’accademia dei Georgofili: “Ratificare la collaborazione tra le due istituzioni è stata la naturale conseguenza della storia di Imberciadori, che fu instancabile ricercatore e scrisse oltre un centinaio di saggi in materia di agricoltura e fu fondatore nel 1961 della “Rivista di Storia dell’agricoltura”, tutt’oggi pubblicata dall’Accademia dei Georgofili.
I progetti dell’Associazione Imberciadori
Oltre a stabile un filo diretto tra l’Accademia e l’Amiata, l’associazione Imberciadori è impegnata su più fronti. “È uscito il secondo volume dei Quaderni che ci raccontano Castel del Piano come era”, spiega Gianpiero Secco dell’associazione ex sindaco di Seggiano. L’associazione Imberciadori di progetti ne ha molti. Spicca, per il successo ottenuto e per la qualità dei documenti pubblicati, quello dedicato a “I Quaderni”. Queste pubblicazioni sono il frutto di una serie di incontri sulla Castel del Piano dei primi decenni del secolo scorso e contengono gli atti dei convegni svolti (altri se ne svolgeranno in futuro). Oltre che impegnarsi nella gestione del museo ospitato all’interno di Palazzo Nerucci e a fare ricerca storica ed archivistica, l’associazione è attiva anche sul fronte della disseminazione e divulgazione della cultura stando sempre attenta a lavorare in rete con altre realtà. Un modo, ad esempio, è quello di credere promuovere incontri, laboratori e convegni.
Il web e la digitalizzazione dei documenti
Con l’obiettivo di rendere i documenti conservati all’interno dell’archivio Imberciadori fruibili e accessibili a tutti, l’associazione guarda di buon occhio alla digitalizzazione degli stessi. Certo, si tratta di un percorso lungo, costoso e complesso, ma il protocollo d’intesa appena firmato con l’Accademia dei Georgofili può essere anche l’inizio di questo percorso di digitalizzazione interna. Parallelamente a questo lavoro, l’associazione sta lavorando al nuovo sito web e alla produzione di contenuti multimediali come video e podcast. Nuove sfide insomma per raccontare la storia, la cultura e il passato dell’Amiata anche alle nuove generazioni e a nuovi pubblici.