“Quattro amici in Arte” a Villa Sforzesca e “Visioni d’Armenia” a Petricci quando l’arte sta in periferia
Villa Sforzesca e Petricci sono due luoghi che racchiudono immense bellezze, la prima principalmente architettonica, la seconda paesaggistica. Entrambi luoghi di periferia, ai confini di due comuni amiatini (Villa Sforzesca a Castell’Azzara e Petricci a Semproniano) “La Sforzesca” e “Petricci” ospitano in questo periodo due mostre di artisti “locali e internazionali” estremamente interessanti. E’ stata inaugurata sabato scorso e si potrà visiare fino al 15 agosto la mostra “Quattro amici in arte”. E’ stata allestita proprio nelle maestose sale della Villa ai piedi Castell’Azzara. e Vede esposte opere del noto artista Carlo Bertocci, assieme a importanti “mani” del territorio amiatino come Roberto Caporali, Stefano Lucarelli e Carlo Alberto Torlai. Gli artisti tra loro diversi condensano sculture, immagini, ceramiche, fumetti e quadri. Visitare la mostra è un percorso introspettivo nel passato degli autori, anche nella genialità “folle” dell’uomo. La mostra a Petricci “Visioni d’Armenia” invece ha l’importante ruolo di ricreare un passato tragico per non dimenticarlo nel futuro. La terra rappresenta il trait d’union che unisce tre artisti poliedrici. Michela Buttignon, Riccardo Polveroni, Brigitte Schneider. Quale terra? Quella dell’Amiata dove si sono incontrati e lavorano, quella lontana e da poco riscoperta dell’Armenia. La mostra è visitabile fino al 31 luglo ed è patrocinata dal comune di Semproniano, in collaborazione con le Associazioni “Il Campanile” di Petricci e “Ippogrifo” di Semproniano, dedicata alla terra Armena e ai suoi dolori, ma anche alle sue suggestioni. Scoprire Erevan, la capitale, attraverso gli acquerelli di Riccardo Polveroni, o visitare il monastero di Arates attraverso le sfumature di questo artista italoinglese, è uno dei tanti percorsi che la mostra offre. Immergersi nelle tradizioni che hanno permesso al popolo Armeno di sopravvivere, come la processione per il giorno del Genocidio interpretata in un tableau da Michela Buttignon, è un’altra chiave di lettura di una terra martoriata ma culturalmente feconda, come evidenziano gli oli su tela della pittrice bavarese Brigitte Schneider. C’è anche la nuova Armenia, quella dei giovani della Scuola di Artigianato “Leon Galichian Art Studio” che da 10 anni aiuta i giovani talenti della provincia di Armavir a fare dell’arte non solo una passione. In mostra anche l’Armenia nascosta, svelata grazie agli scavi della Università degli studi di Firenze in collaborazione con l’Università di Archeologia di Erevan. Pittura o fotografia, frottage o scultura in bronzo. Ogni tecnica si apre ad accogliere l’esodo, la minoranza etnica, la persecuzione passata o presente.
QUATTRO AMICI IN ARTE
Villa Sforzesca, Castell’Azzara (GR)
VISIONI D’ARMENIA
Via Roma 134, Petricci – Semproniano (Gr) Orari apertura: tutti i giorni ore 16,30 -19,30 recapito per info: mi.butti@gmail.com – cell. (+39) 335 6157362