QUANDO IL PRODOTTO PARLA DI TERRITORIO E TRADIZIONE
Da aprile scorso il Biscotto Salato di Roccalbegna è divenuto presidio Slow Food e ha intrapreso un lungo ed importante cammino
La valorizzazione e la promozione della cultura e della storia di Roccalbegna passa anche attraverso un suo prodotto tipico tipico, in grado di conservare, nei suoi ingredienti e nelle sue antiche ricette, tutta la tradizione e la storia di “tempi che furono”. Il Biscotto Salato di Roccalbegna, oggi presidio Slow Food (leggi anche un nostro articolo sulla nuova Condotta Slow Food Amiata) con tanto di disciplinare di produzione assolutamente fedele alla tradizione rocchigiana è un prodotto gastronomico in grado di descrivere un territorio da molti punti di vista. Insieme a Fabiana Fabbreschi, responsabile del presidio Slow Food rocchigiano abbiamo voluto ricostruire il percorso che ha portato il “Biscotto Salato” a divenire quello che è oggi, cioè il simbolo gastronomico di una importante comunità.
“Se vogliamo ripercorrere la vita di questo progetto – afferma Fabbreschi – dobbiamo ricordarci come lo scorso aprile grazie a Slow Food che lo ha proposto e a Libero Conti (Panificio Conti Libero) e Moreno Cortecci (Sapori di Maremma), sia stato possibile arrivare alla firma di un disciplinare di produzione assolutamente fedele alla tradizione rocchigiana e che finalmente ha potuto gettare le basi per mettere a frutto il lavoro di anni condotto dalla Pro Loco in nome di tutta la cittadinanza. Ovviamente tutto è potuto iniziare grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, della quale allora facevo parte e per la quale seguivo la questione, ma grazie anche al contributo iniziale di Clodia Commerciale (società che su Grosseto gestisce il marchio Conad) che ha accolto la proposta di Slow Food di sostenere questa produzione locale”.
Dal 2 aprile ad oggi i produttori sono passati da due a quattro. “Dopo la fase iniziale si sono aggiunti Lucia Lorenzoni (Ristorante Pizzeria “La Grotta”) e Giancarlo Paderno (Ristorante “La Pietra”) e grazie soprattutto alle sollecitazioni di Slow Food e al contributo operativo dei produttori stessi ci siamo spesi – continua Fabbreschi – anche con il supporto della Pro Loco, per portare avanti l’obiettivo che ci eravamo prefissi, ovvero far conoscere il nostro biscotto dove possibile, fino alla straordinaria partecipazione a Terra Madre-Salone del gusto di Torino dello scorso settembre. E’ stata una vetrina importantissima e l’occasione per poter presentare con il Progetto del Presidio del Biscotto Salato di Roccalbegna tutto il nostro paese e la nostra tradizione legata a questo prodotto. Il riscontro è stato eccellente, ben al di sopra delle aspettative e gli effetti si iniziano a vedere, con una crescita dell’interesse generale di addetti ai lavori e della comunicazione locale,regionale e nazionale”.
Altri progetti, paralleli a quelli esistenti, si stanno sviluppando: “Pochi giorni fa – ricorda con soddisfazione Fabbreschi – è stata costituita l’associazione dei 4 produttori e abbiamo incontrato Cosvig e la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili per capire se ci fossero i presupposti per una collaborazione. L’obiettivo di questo progetto, nonché di altri che stiamo ipotizzando nel gruppo di lavoro che si sta costruendo nella nuova Condotta Amiata (anche questa nata dietro la forte spinta del nostro progetto sul Biscotto) è quello di valorizzare le nostre tradizioni, tipicità e il territorio del nostro Comune”.
Insomma, il percorso di riscoperta di un importante prodotto gastronomico è stato avviato e ora non resta che continuare nella promozione di questa peculiare tradizione.