Dopo mesi di lavoro è nata la Condotta Slow Food Amiata. Presto a lavoro per creare sinergia tra i diversi attori del territorio.
Dopo una serie di iniziative, dopo riunioni, incontri e grazie a tanta passione nella giornata di lunedì 11 luglio, ad Arcidosso, in occasione di un incontro pubblico è stata finalmente costituita la Condotta Slow Food Amiata. Dodici sono i membri del comitato in grado di rappresentare sia il territorio di appartenenza (i confini geografici ad oggi sono quelli dell’Amiata Grossetana ma in futuro la Condotta vuole allargarsi anche ai comuni di Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio) sia i settori che fanno grande l’agroalimentare e il turismo sull’Amiata. Tra i soggetti coinvolti nella condotta ci sono produttori di vino, di olio, proprietari di agriturismi, enologi, sommelier e il nuovo organismo, che la prossima settimana andrà a scegliersi il fiduciario, segretario e tesoriere ha trovato già l’adesione 110 soci. Per Massimo Bernacchini e Stefano Beltramini, rispettivamente vicesegretario nazionale Slow Food e rappresentante Slow Food Toscana, i numeri che ha raggiunto in questa fase iniziale la neo Condotta amiatina sono importanti. “C’è sicuramente molto entusiasmo intorno a questo nuovo soggetto. – spiega Davide Borselli, membro del comitato di Condotta – obiettivo principale è quello di creare una rete di contatti sul territorio e dunque fare sinergia tra produttori, ristoratori e altri attori. Entrare nella rete di Slow Food rappresenta sicuramente una grande opportunità che l’Amiata non si deve far scappare”. Attualmente sul Monte Amiata esistono due presidi Slow Food, uno a tutela del formaggio a latte crudo e l’altro del biscotto di Roccalbegna, altro obiettivo importante della Condotta Amiata sarà quello di riuscire a partorire un altro importante presidio a tutela di prodotti di qualità, in grado di identificare un territorio.